La Cantina dei Cacciatori è la trattoria giusta dove gustare i migliori piatti della tradizione piemontese.
Però una “trattoria della domenica”, cioè con il giusto compromesso tra l’essere autentica e verace da un lato ma contestualmente curata nell’ambiente e nella presentazione dei piatti. Ad accogliervi la famiglia Forno, che dopo la ventennale esperienza del rinomato San Marco Carmagnola, dal 1998 si è trasferita in questo piccolo paesino del Roero.


In sala Bruno Forno e la sua simpaticissima nuora Flavia, in cucina la moglie Paola Castigliano e il figlio Fabrizio. Noterete subito vicino alla cassa tanti riferimenti alla squadra del Toro. Paola infatti è figlia di Eusebio Castigliano, calciatore mediano scomparso nella tragedia di Superga del 4 maggio 1949. Nel corso di una delle innumerevoli cene qui, ho avuto la fortuna di poter emozionarmi nel vedere il passaporto di Eusebio, incredibilmente ritrovato tra quel poco che rimaneva della sciagura aerea.
In carta alla Cantina dei Cacciatori troverete sempre i grandi piatti della cucina di Langa e Roero: il vitello tonnato, l’insalata russa all’antica (preparata con la Giardiniera risulta leggermente acidula), i tajarin 40 tuorli (40 tuorli per kg di farina), la carne cotta nel vino, i pescoj, i raminghin, i dolci tipici.
Da prassi di benvenuto vi verranno serviti ogni volta i friciulin, pasta lievitata fritta con all’interno verdura di stagione. Per me sempre un tuffo nella mia infanzia, quando li preparava la mia nonna materna.
Tra gli antipasti il mio consiglio è “Il Piatto della Tradizione”: vitello tonnato, insalata russa all’antica e acciughe al bagnetto verde e rosso.


Quando è stagione, mangerete buonissimi funghi porcini o tartufi (rigorosamente italiani! perché se non ci fosse disponibilità sul territorio, semplicemente non vi verranno proposti…qui avete la certezza che niente arriva da fuori confine). Tra i secondi trovate in carta un ottimo Coniglio grigio di Carmagnola alle olive taggiasche e pomodorini Pachino, la trippa in umido all’Arneis, lo stinco di vitello o il taglio della vena Brasato al Nebbiolo d’Alba.

Un bel carrello dei formaggi, di provenienza maggiormente dalle vallate cuneesi. Tra i dolci buonissimo il Budino della “Cantina” con amaretti, nocciole e caffè, la panna cotta proposta in 3 varianti e lo zabaione con i biscotti di meliga della casa.
Il menù della tradizione viene proposto a 30 euro (3 antipasti, 1 primo, 1 secondo con contorno, dessert). Scegliendo alla carta il conto rimarrà comunque leggero. In carta bei vini con tantissime proposte del territorio roerino, del Piemonte e alcune belle contaminazioni da altre regioni d’Italia.
Buonasera, ho visto un video su Facebook postato dal nostro Carlo Testa accompagnato dalla Sig.Ra Paola, sono Raffaele un #figliodel4maggio. Abito in provincia di Varese, se riuscirò a fare visita a Cuneo verrò sicuramente a trovarvi con la mia famiglia❤️