L’Osteria I Rebbi è gestita da due giovani sposi. Ad ogni mia visita si conferma una delle migliori soste delle Langhe per il rapporto qualità/prezzo.
VALERIO ED ELENA: DA UN CASOLARE ABBANDONATO A L’OSTERIA I REBBI
Galeotto è per lo chef Valerio Arione l’inserimento nelle cucine di un rinomato ristorante della Langhe, dove Elena Bianco si occupa della pasticceria. L’amore e la passione per la ristorazione li guidano presto nella decisione di mettersi in proprio. Dopo aver cercato un locale in gestione e aver ricevuto proposte economicamente proibitive, scelgono di aprire un locale tutto loro. Trovano in vendita e mercanteggiano con bravura un vecchio casolare lungo la strada che da Monforte d’Alba porta a Dogliani. Con una sapiente ristrutturazione lo trasformano nella loro abitazione (al primo piano) e nella loro osteria (al piano terra).

Inaugurano ad agosto 2013 l’Osteria i Rebbi. La sala interna (circa 30/35 coperti), regno di Elena e recupero della vecchia stalla, è accogliente e piacevole. Con il bel tempo ci si può accomodare in un bel giardino esterno con vista sulle colline.

LA CUCINA
Un interessante e ricco menù degustazione a 32 euro accompagna sempre le proposte della carta: semplici, curate nei dettagli e con accostamenti divertenti che variano con una certa frequenza, in base alla stagionalità.
Nei mesi freddi ecco spuntare in carta le Lumache al verde con polenta e crema di broccoli, una confortevole Pasta e fagioli, i Plin di Patate o una cremosa Crema di zucca e salame cotto croccante. Tra i secondi Piccione arrosto cotto alla perfezione, verdure agrodolci e fichi o la Cervella di vitello fritta, carote al limone e amaretto morbido.

In estate la Carne cruda al coltello, zucchini e toma stagionata, Pappa al pomodoro, mozzarella di bufala e melanzane fritte, Tagliatelle al ragù di verdure ed erbe aromatiche o qualche proposta di pesce.

Sul menù sono indicati tutti i fornitori delle materie prime, che vengono trasformate in una bellissima cucina a vista affacciata sull’ingresso del locale. Tra i miei piatti preferiti, quasi sempre in carta, “Langhe Monferrato nel piatto”: agnolotti e plin insieme, in omaggio alle terre di origini di Elena e Valerio (rispettivamente Monforte d’Alba e Castell’Alfero).

Ottima selezione di formaggi, serviti e raccontati direttamente in sala da Valerio. Accompagnare il tutto pane, focaccia e lingue alla salvia e una bella carta dei vini con una ricca scelta dal territorio.
Da non perdere i dolci, massima espressione della bravura e creatività di Elena.

Oltre ai consueti stranieri, spesso nei tavoli accanto ho trovato vignaioli e artigiani della zona: sempre un segno di qualità quando un locale è gradito dai produttori del posto.
A fine pasto la sensazione prevalente è che la cucina di questi ragazzi rispecchi fedelmente il loro modo di essere nella vita di tutti i giorni: onesti, genuini, appassionati, tenaci e rispettosi delle loro origini.