Alla scoperta del Santuario dei Piloni, il più piccolo sacro monte piemontese, tra cappelle votive e esotici giardini segreti.
IL SANTUARIO DEI PILONI
Il Santuario dei Piloni è situato poco fuori l’abitato di Montà d’Alba (CN), lungo la vecchia via di collegamento con il paese di Santo Stefano Roero.

Una ricca vegetazione ospita la Chiesa quattrocentesca dei SS. Giacomo e Filippo, la Grotta dell’Agonia, 13 piloni votivi della Via Crucis e la Cappella del Santo Sepolcro, situata su una collina dal panorama mozzafiato sulle colline del Roero.


Il Santuario dei Piloni è un luogo molto caro alla comunità. Le associazioni del territorio in maniera volontaria si occupano a turni della sua gestione e pulizia. Il fine settimana c’è anche un piccolo bar attivo e un’area attrezzata panoramica per un pranzo al sacco.
IL SENTIERO RELIGIOSO
Passeggiare lungo il percorso è decisamente suggestivo. Volendo proseguire tra faggi, castagni, aceri, olmi il sentiero della via crucis è anche una delle tappe del Sentiero Religioso, un percorso naturalistico ad anello di circa 6 km con partenza dal centro storico di Montà.

IL GIARDINO BOTANICO SEGRETO
Verso la sommità, invece di imboccare la strada che porta alla Cappella del Santo Sepolcro tenendo la destra al decimo pilone vi imbatterete in un giardino quasi incantato, con figure intarsiate nel legno, una meridiana naturale, l’ “Albero del Roero”, panchine artistiche.



Rimarrete però a bocca aperta di fronte a un incredibile giardino esotico con piante decisamente poco roerine: Ginko Biloba, Aloe, Bacche di Goji, Rovere da Sughero, Alchechengi, Eucalyptus, Carrube e tante altre.


Percorrendo lo stretto e scosceso sentiero che attraversa la vegetazione vi imbatterete in alcune piccole grotte. Osservando attentamente all’interno vedrete fossili e conchiglie, testimonianze di epoche lontanissime, quando qui il tutto era sommerso da un mare caldo e poco profondo.


Il custode di questa meraviglia è Teodoro Costa, per tutti Doro, che ogni giorno viene qui prendersi cura delle piante di sua spontanea volontà, catturato dalla magia di questo luogo.

Un custode speciale, che avrà sempre una storia da raccontarvi, un ramo di mimosa da regalarvi a fine inverno o un consiglio da fornirvi per la gestione delle vostre piante.
Per una tappa culinaria, a cinque minuti dal Santuario troverete il Ristorante Marcelin, una delle mie soste del cuore