Stappato, Un Astemio alla corte di Re Carlo dissacra e scava nel profondo del mondo del vino, restituendo consapevolezza al consumatore/lettore.
Stappato è una lettura che vi consiglio se:
- amate il vino e volete approfondire tutto il suo mondo, compreso il ‘non-detto’ o il ‘non-si-può-dire-ma-lo-sanno-tutti-del-settore’;
- volete scoprire il dietro le quinte della critica enologica;
- vi incuriosisce dare una sbirciatina dal buco della serratura della porta di Slow Food;
- vi piace la bella scrittura e l’ironia brillante;
- amate le Langhe, le sue storie, le sue tradizioni, le sue contraddizioni;
- volete indagare il successo del biologico, riflettere sui meccanismi di vendita e di marketing, scoprire i falsi miti del vino o ricevere “piccole illuminazioni sulla via di Bossolasco”. Ad esempio, quanta goduria nel degustare freddi i vini rossi!
Stappato dissacra, scava nel profondo e restituisce consapevolezza al consumatore/lettore. Solo una persona del settore poteva infrangere il muro dei segreti che si celano tra cantine, infernòt, crùtin, abissi marini, miniere e corridoi del Vinitaly.
Ammiro chi ha compreso di coltivare non solo la terra e i suoi frutti, ma anche le lacrime del mondo, i suoi sorrisi e le sue rivincite. Dentro ogni bottiglia è racchiuso un paesaggio fisico e mentale. Il vino siamo noi.
Tiziano Gaia